sabato 28 aprile 2012

Recensione: Nightshade di Andrea Cremer


Bentornati, miei cari lettori!

Quest’oggi prenderò in considerazione un romanzo pubblicato in Italia solo lo scorso anno, ma sbarcato nelle librerie statunitensi nel 2010. Lo acquistai prima che uscisse anche in lingua italiana, quindi ho dovuto leggerlo in inglese, ma nonostante ciò troverete la scheda del romanzo basata sull’edizione italiana. Anche se, però, lasciatemi tramutare anche stavolta il classico Rullo di tamburi in un…

Drumroll!

Lei può controllare il suo branco, ma non il suo cuore…


Titolo: Nightshade
Autore: Andrea Cremer
Titolo originale: Nightshade
C. E.: DeAgostini Editore
Prezzo: 16.90 euro
Pagine: 464
Genere: Urban Fantasy Young Adult

Trama: Tutte le diciassettenni sognano di incontrare il vero amore. Tutte tranne Calla Tor. Nella sua testa c'è un solo costante pensiero: squarciare la gola dei suoi nemici. Calla è la femmina Alfa di una delle più potenti famiglie di Guardiani che vivono in America, creature magiche capaci di trasformarsi in lupi, e responsabili della protezione dei luoghi sacri. Ma Calla, destinata al maschio Alfa del branco vicino, sceglierà una strada diversa, semplicemente salvando un escursionista, un ragazzo della sua stessa età ferito da un orso. Da quel momento niente sarà più come prima, perché Shay - l'irresistibile umano - custodisce un segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo e far vacillare il cuore saldo di Calla.


La mia opinione

Come avete potuto leggere nell’incipit della recensione, ho acquistato Nightshade un bel po’ di tempo fa: la scorsa estate, in occasione di un viaggio all’estero. Lo presi perché non ne potevo più di attendere la sua uscita in Italia, più e più volte rimandata, ma anche perché, impossibile non ammetterlo, l’edizione statunitense di Nightshade è dannatamente perfetta, dannatamente attraente per un patito di grafiche e covers come me. Adesso vi starete chiedendo: «Allora perché cominciarlo solo ora?». Ebbene, ragazzi, dovete sapere che, avendo letto, ormai, quasi tre centinaia di romanzi Young Adults paranormali tutti basati sullo stesso stereotipo, non potevo che nutrire un certo timore nel prendere in mano Nightshade. L’avevo desiderato tanto d’aver persino paura del fatto che potesse deludermi.

Cover Paperback US
Come sarà andata? Continuate a leggere e lo scoprirete… Anche se, prima, come d’abitudine, soffermiamoci sulla trama narrata dalle righe di Nighshade, il quale, ricordiamo, è il primo volume della trilogia principale di una macroserie composta da una trilogia principale e da una duologia prequel a essa annessa. Per maggiori approfondimenti vi consiglio di scorrere il post sino a giungere allo schema della serie.

La protagonista principale, nonché voce narrante, di Nightshade è Calla Tor, una diciassettenne caratterizzata da uno stile di vita tutt’altro che ordinario e neanche lontanamente normale. Calla, infatti, è un lupo mannaro, e, per di più, è il lupo alpha, ovvero il capo, dei Guardians (Guardiani) di uno dei due branchi principali nei quali è stata suddivisa la stirpe dei licantropi nel mondo creato dalla Cremer: i Nightshades. Anche se, però, ben presto, questa distinzione non esisterà più. I Keepers (Custodi), coloro che controllano la razza dei lupi mannari, infatti, hanno deciso da tempo che i due lupi alpha di entrambi i branchi, i Nightshades e i Banes, si uniranno in matrimonio, in modo tale da poter compattare l’intera popolazione licantropa in un unico gruppo. Ed è proprio sulla base di ciò che l’esistenza di Calla è, da sempre, stata basata: il suo unico obiettivo è sempre stato quello di rimanere casta e pura sino al legame che la unirà a Ren, il lupo alpha del branco Bane, all’età di diciotto anni. Ma, sin dal primo capitolo di Nightshade, l’inconscio di Calla verrà messo a dura prova. Nelle prime righe del tomo, infatti, Calla salva dalle grinfie di un terribile orso un bellissimo giovane umano, Shay, il quale, il giorno dopo, ritroverà fra i banchi della sua stessa scuola. Inutile dire che tra i due scoccherà la scintilla. Riuscirà Calla a non lasciarsi trasportare dai suoi sentimenti e a portare a compimento il compito che le è stato affidato?

Cover US
(Secondo volume)
Adesso, miei cari, risulta però quasi futile ammettere che tutto ciò è vero e proprio «pane per i denti» degli amanti dei plots narrativi incentrati sulla figura sovrannaturale dei lupi mannari. Per ciò che mi riguarda, invece, nonostante non sia un grande adoratore delle storie sui licantropi, devo proprio ammettere che, ogni volta in cui me ne imbatto, rimango piacevolmente colpito (vi rimando, ad esempio, alla mia recensione riguardo Dark Divine di Bree Despain, qui, e a quella su Il canto della notte di Camilla Morgan-Davis, qui). E Nightshade non smentisce per nulla la precedente affermazione.

Prima di cominciare ad analizzare, però, dettagliatamente i pregi e i difetti del romanzo, vi lascio qualche breve pensiero personale riguardo lo stile dell’autrice. Andrea Cremer possiede, infatti, uno stile narrativo, a mio parere, parecchio particolare. Contando soprattutto sulla presenza quasi onnipresente delle sequenze dialogiche, la sua prosa lascia talvolta scivolare nell’oblio descrizioni e approfondimenti sugli ambienti e sui personaggi che, di certo, avrebbero potuto incrementare parecchio il valore di Nightshade. Devo pure ammettere che la cosa, inizialmente, mi aveva lasciato piuttosto perplesso, ma in seguito ho imparato ad accettare, e ad apprezzare, questa particolare peculiarità che caratterizza, e, indirettamente, rende originale, la penna di Andrea Cremer, autrice, ricordiamolo, esordiente. Nightshade ha rappresentato, in effetti, il suo esordio in libreria.

Cover US
(Terzo volume)
Per ciò che concerne, invece, i protagonisti delle vicende narrate dalle pagine di Nightshade, ci sarebbero parecchi giudizi da esprimere. Partiamo con Calla. Okay, forse era meglio partire con qualcun altro, ma va bene così. Potreste anche definirmi una voce fuori dal coro, ma a me Calla è piaciuta. Certo, molti dei suoi atteggiamenti sono parecchio contestabili, ma bisogna anche prendere in considerazione il discorso che la sua situazione non è delle migliori. Il triangolo amoroso costruito dalla Cremer, in effetti, possiede delle restrizioni piuttosto claustrofobiche persino per il lettore, figuriamoci per chi si ritrova al centro degli avvenimenti: c’è Calla; Ren, colui Calla non desidera ma è costretta a desiderare; e Shay, colui che desidera ma è costretta a non desiderare. Meglio di così si muore. Ecco perché, personalmente, affibbio a Nightshade un giudizio positivo. Al di là dei caratteri dei protagonisti, che possono piacere quanto non piacere - io, ad esempio, sono parte integrante del Team Shay, e non del Team Ren -, bisogna ammettere che il triangolo è proprio ben costruito. Poi, ovviamente, è questione di gusti. Tutto ciò vuol significare che i pregi o i difetti del romanzo vengono maggiormente condensati nella questione “Personaggi principali”. Per quanto riguarda quelli secondari, invece, giusto per dare un accenno, c’è davvero poco da dire, visto che vengono resi fin troppo marginali. Avrei preferito, quindi, che fossero maggiormente contestualizzati nella trama orizzontale del testo.

Prima di concludere la recensione, vorrei soltanto aggiungere che la mitologia posta come fondamenta della storia narrata in Nightshade è davvero ben costruita, nuova, fresca. E ciò non può che andare a favore del romanzo.

In conclusione, non posso che consigliare la lettura di Nightshade a coloro che amano le storie sui licantropi, ma soprattutto a coloro che amano i triangoli amorosi. Quello di Calla, Shay e Ren è uno dei più particolari in assoluto, ve lo assicuro. Certo, il romanzo non è privo di sbavature, ma quale romanzo d’esordio non lo è?


Andrea Cremer
Nightshade Prequel (la duologia non ha ancora un nome formale, ma sarà ambientata prima delle vicende narrate nella trilogia Nightshade)
  1. inedito in Italia (Rift, previsto negli USA per il 7 agosto 2012)
  2. inedito in Italia (Rise, previsto negli USA per il 2013)
Nightshade Trilogy
  0,5. inedito in Italia (Shadow Days, e-novella, 2010)
  1. Nightshade, 2011 (Nightshade, 2010)
  2. inedito in Italia (Wolfsbane, 2011)
  2,5. inedito in Italia (Treachery, e-novella, 2011)
  3. inedito in Italia (Bloodrose, 2012)


Consigliato agli amanti delle storie sui licantropi,
magari poste alla base di un bel triangolo amoroso.


Voto:  4 -


P.S.: Possiedo l’e-novella prequel di Nightshade, che spero di poter leggere al più presto, e ho già ordinato su IBS Wolfsbane, il suo sequel. Al più presto, quindi, posterò la loro recensione.


Andrea Cremer

Andrea Cremer ha trascorso la sua infanzia sognando ad occhi aperti, vagando per i boschi e lungo le rive del Nord Wisconsin. Ora vive in Minnesota. Ha sempre amato la scrittura e non ha mai smesso di scrivere, ma solo recentemente si è totalmente immersa nella scrittura professionale. Quando non scrive, Andrea insegna storia al college di arti liberali a St. Paul. Nel poco tempo libero che riesce a trovare, si arrampica sugli alberi, salva conigli da gatti predatori, e inventa i nomi per i cuccioli di cane con il marito. Ha una spiacevole tendenza a rovesciare le cose - tappeti bianchi state attenti!

4 commenti:

  1. Ciao!Bella recensione!Anche a me è piaciuto molto Nightshade,l'ho acquistato appena è uscito nelle librerie italiane(ho fatto i salti di gioia quando ho scoperto che avevano mantenuto la cover originale),da brava fan dei licantropi quale sono,e l'ho divorato in pochi giorni!Ho preso da poco l'ebook di Wolfsbanee,e penso che nelle prossime settimane inizierò a leggerlo =)

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    1. Grazie mille, Juliette :) Menomale, non sono l'unico a cui è andato a genio Nightshade ^^ Uh, anche io voglio iniziare subito Wolfsbane *w*

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    2. Quando esce in italia bloodrose? Sno impaziente di leggerlo ..

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