martedì 3 aprile 2012

Recensione: Il diario di Carrie di Candace Bushnell

Buongiorno, miei cari lettori!

Ed eccoci qui, dopo un paio di settimane, mentre ritorniamo a discutere sull’ormai famosa duologia letteraria dalle tinte Young Adult prequel di Sex and the City, altrettanto celebre romanzo da cui è stata tratta l’omonima serie televisiva cult e i due lungometraggi ad essa annessi.

Rullo di tamburi!

Carrie Bradshaw era una ragazza di provincia
che sapeva di volere di più


Titolo: Il diario di Carrie
Autore: Candace Bushnell
Titolo originale: The Carrie Diaries
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 16.50 euro
Pagine: 401
Genere: Chick-Lit YA

TramaChi pensa che le avventure di Carrie Bradshaw siano finite troppo presto, chi non ha mai smesso di sognare il giorno in cui metterà piede da Tiffany per un anello di diamanti e chi continua a chiedersi come si fa a diventare la regina di New York non può certo perdersi questo romanzo. Il diario di Carrie è la puntata mancante di Sex and the City, quella che ci racconta vita, amori e sogni di gloria della protagonista di una delle più celebri serie televisive di sempre prima che potesse permettersi le scarpe di Jimmy Choo. In pratica, l'equivalente cartaceo di un taxi fino a Manhattan. Per una ragazza di provincia convinta che la vita possa essere molto, molto eccitante.


La mia opinione

Come ho già esplicitato nell’incipit della recensione, sono passate solo un paio di settimane dalla pubblicazione della mia recensione riguardo Summer and the City (qui), il secondo, nonché, al momento, ultimo romanzo della duologia prequel di Sex and the City, una duologia che da questo momento in poi denominerò ufficialmente The Carrie Diaries. Summer and the City vedeva come protagonista una Carrie Bradshaw adolescente alle prese con la sua prima visita a New York City, la città che funge da sfondo a tutte le vicende narrate in Sex and the City, sia del romanzo, sia della serie TV, sia dei lungometraggi. Come avevo già affermato nella precedente recensione, inoltre, proprio Summer and the City, nonostante fosse già la seconda parte della duologia The Carrie Diaries, aveva rappresentato il mio primissimo avvicinamento al celebre mondo glamour di Sex and the City, un mondo di cui prima non conoscevo proprio nulla. E tra l’altro, come se non bastasse, non avevo letto Il diario di Carrie, primo volume della duologia The Carrie Diaries, che funge, invece, da vera e propria premessa a Summer and the City, una premessa che, comunque, è preferibile leggere prima di Summer and the City. Per fortuna adesso ho rimediato, anche se con un po’ di ritardo.

E finalmente, dopo aver passato circa un quarto d’ora a scrivere, correggere e perfezionare il primo paragrafo di questo post, possiamo addentrarci all’interno della trama de Il diario di Carrie, unico, vero protagonista di questa recensione.

Ci troviamo negli anni Ottanta, i famigerati anni Ottanta, e la cittadina che fa da sfondo alle vicende narrate ne Il diario di Carrie è Castlebury, piccolo centro urbano situato nel Connecticut, Stati Uniti d’America. Carrie vive a Castlebury sin da quando ha memoria. Tutti i suoi ricordi sono stati maturati in quel posto, la sua vita è trascorsa perennemente lì, i suoi amici vivono a qualche isolato da casa sua. Eppure Carrie ha voglia di cambiare. Carrie ha sempre agognato qualcosa di più. Un desiderio, questo, che comincerà ad essere oppresso quando, diciassettenne e all’ultimo anno di liceo, la vita di Carrie, sino a quel momento monotona, verrà travolta da una serie di avvenimenti che sconvolgeranno la nostra protagonista, primo fra tutti l’arrivo in città di Sebastian Kydd, attraente ragazzo che ben presto non potrà che divenire l’oggetto dei suoi desideri. Al contempo, però, Carrie dovrà vedersela con una sorella minore tutto pepe che darà filo da torcere a chiunque nella sua famiglia, dovrà consolare i suoi amici, i quali saranno alle prese con le prime delusioni della vita, dovrà scegliere con chi schierarsi quando si troverà nel bel mezzo di due fuochi, dovrà cercare di dare libero sfogo alla sua passione per la scrittura. Si dovrà, in parole spicciole, aprire al mondo. Riuscirà ad uscirne viva e vegeta?

Così, con Il diario di Carrie, Candace Bushnell ci propone una storia destinata ad un pubblico, secondo me, di soli Young Adults - poiché, in tutta sincerità, la leggerezza e gli argomenti trattati dal romanzo possono essere maggiormente, per non dire esclusivamente, apprezzati da un pubblico di giovani, rispetto ad un pubblico di adulti che, a mio parere, si annoierebbe in maniera assurda ritrovandosi fra le pagine de Il diario di Carrie - una storia narrata attraverso quel fluido stile narrativo, particolarmente fresco, ironico e leggero, che avevo riscontrato già in Summer and the City, uno stile narrativo che rispetta perfettamente i parametri dettati dal genere letterario Chick-Lit.

Ne Il diario di Carrie, poi, Carrie è magnifica (scusate la ripetizione). Si tratta di certo di una delle protagoniste Chick-Lit più carine di sempre, non per nulla, in effetti, Sex and the City è uno degli esponenti maggiori del genere. Carrie è caparbia, intelligente, sicura e matura. Attributi difficilmente affibbiabili alle protagoniste dei romanzi Young Adult del momento.

De Il diario di Carrie ho, inoltre, adorato il grande ventaglio di personaggi che popolano le sue pagine, le quali sono instancabilmente e, lasciatemelo ammettere, deliziosamente ricche di avvenimenti. Ho detestato Lali, ho imparato, col tempo, ad apprezzare Donna LaDonna, ho provato compassione per Walt, non mi è scesa Maggie (anche perché ero già a conoscenza di che piega avrebbe preso questo personaggio in Summer and the City) e ho cercato di accettare le scelte di Sebastian. Le sensazioni sopraelencate vi possono far comprendere che una delle caratteristiche migliori de Il diario di Carrie è proprio quella di possedere personaggi ben costruiti. Ed è una gran cosa, secondo me.

In conclusione, anche se sfortunatamente ho invertito l’ordine di lettura della duologia The Carrie Diaries, questa brevissima saga, personalmente, mi è piaciuta, mi ha divertito e mi ha entusiasmato. In tutta sincerità, se devo proprio fare una classifica, ho favorito Il diario di Carrie a Summer and the City, anche perché Summer and the City, ora che ho letto Il diario di Carrie, pare proprio un’appendice di quest’ultimo, un prolungamento delle vicende. Un prolungamento, ad ogni modo, gradito.


Candace Bushnell
The Carrie Diaries (duologia prequel di Sex and the City)
   1. Il diario di Carrie, 2010 (The Carrie Diaries, 2010)
   2. Summer and the City, 2011 (Summer and the City, 2011) qui, la mia recensione



Consigliato agli amanti del genere Chick-Lit e agli amanti di Sex and the City.


Voto:  4 +


P.S.: Vi ricordo che proprio da Il diario di Carrie e Summer and the City verrà tratta, il prossimo autunno, una serie televisiva che si intitolerà The Carrie Diaries. In ogni caso, nel caso restiate sintonizzati sul Blog, credo proprio che ne sentirete ancora parlare.


Candace Bushnell

Quando la Bushnell lascia la Rice University, negli anni settanta, era conosciuta per essere una assidua frequentatrice di party e feste, ed era molto conosciuta nell'infausto Studio 54. Dopo aver tentato di diventare attrice, successivamente trova lavoro in diverse riviste femminili, come Ladies Home Journal e Self and Mademoiselle. La sua grande occasione si presenta nel 1994: le viene proposto di curare una sua rubrica sul New York Observer, dove può scrivere ciò che vuole. Nasce così la famosa rubrica Sex and the City, in cui Carrie Bradshaw, alter ego della Bushnell, parla delle sue folli notti con le amiche a New York, tra i bar di TriBeCa, le estati negli Hamptons e le gite ad Aspen. I pezzi della Bushnell sono poi raccolti in un libro, che nel 1998 diventa un telefilm di successo per la Home Box Office, con protagonista Sarah Jessica Parker. Il telefilm prosegue fino al 2004 e la Bushnell pubblica due seguiti al primo romanzo.

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