venerdì 23 marzo 2012

Recensione: L’ordine occulto degli alchimisti di Karen Mahoney

Salve a tutti, cari amici lettori!

Quest’oggi, fulcro di questa nuovissima recensione targata “Gocce d’inchiostro” sarà un romanzo pubblicato da Newton Compton giusto qualche giorno fa, un romanzo che parecchi di voi attendevano da molto, moltissimo tempo. Prima di cominciare, come quasi sempre, ringrazio infinitamente la Casa Editrice per avermi concesso di possedere una copia del romanzo.

Rullo di tamburi!

Una congrega misteriosa custodisce il segreto del’immortalità.


TitoloL'ordine occulto degli alchimisti
Autore: Karen Mahoney
Titolo originaleThe Iron Witch
C. E.: Newton Compton Editore
Prezzo: 9.90 euro
Pagine: 273
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Quando Donna aveva solo sette anni, una terribile avventura nel bosco la segnò per sempre: una notte suo padre venne ucciso, sua madre impazzì e lei riportò delle ferite gravissime. Il ricordo di quella tragedia è impresso sulla sua pelle, nei tatuaggi che le ricoprono interamente le mani, ricostruite grazie alla magia. Per questo Donna è costretta a indossare sempre lunghi guanti e a tenersi in disparte. Solo l’affetto di Navin Sharma, il suo migliore amico, la salva dalla pazzia. Una sera però Donna conosce Xan, un ragazzo schivo quanto lei, che ha sulla schiena due vistose cicatrici, come se gli fossero state rimosse delle ali. Per qualche strano motivo, Donna sente di potersi fidare di lui, così, quando Navin viene rapito dai malvagi elfi oscuri, la ragazza rivela a Xan ciò che non ha mai detto a nessuno: lei è il più giovane membro dell’Ordine del Drago, una congrega di alchimisti che ha il compito di proteggere gli umani e custodisce il segreto dell’immortalità. Ora però si trova di fronte a una scelta difficile, perché l’unico modo per salvare Navin è tradire l’Ordine, cedendo l’ultima ampolla dell’elisir di lunga vita...


La mia opinione

Comincio subito col dire che questa è una recensione piuttosto difficile. «Perché?» vi starete giustamente domandando: ebbene sì, L’ordine occulto degli alchimisti è uno di quei libri in cui entrano molto in contrasto i miei pareri soggettivi e quelli che sono i criteri oggettivi utili per analizzare un qualsiasi volume.

Ma andiamo per ordine. Prima di subentrare nella parte un po’ più tecnica, se così è possibile definirla, della recensione, facciamo un breve salto all’interno della trama del romanzo.

Cover originale
La protagonista de L’ordine occulto degli alchimisti è Donna Underwood. Donna è una ragazza stramba, e non ho scelto questo aggettivo a caso: si tratta infatti del soprannome dai suoi coetanei affibbiatole ormai da anni. Donna, in effetti, è diversa da loro. Donna è più riservata, più chiusa, e la sua cerchia di amici inizia e si conclude con Navin, il suo più grande amico di sempre. Persino al livello estetico Donna si distingue dalla massa: indossa sempre un paio di guanti che le ricoprono completamente gli avambracci. Gli altri credono si tratti di una scelta puramente stilistica, ma Donna sa che non è così, sa che sotto il tessuto di quei guanti tiene custodito gelosamente qualcosa che la riguarda. Ma nonostante tutto ciò, nelle prime pagine de L’ordine occulto degli alchimisti, la nostra carismatica protagonista deciderà di partecipare, spinta da Navin, ad una festa, nella quale ritroverà un sacco di vecchie conoscenze, e chissà, magari potrebbe farne delle nuove. Cosa si nasconderà mai sotto i guanti di Donna? E quale sarà la sua vera natura?

Be’, di certo questo plot non può che attirare gli amanti del genere letterario Urban Fantasy per giovani adulti. E vi posso assicurare che sotto questi piccoli cenni sulla trama si nasconde una storia molto più profonda e articolata, una storia che non potrà stupirvi.

Anche se, però, L’ordine occulto degli alchimisti ha un bel po’ di difetti. E, come vi ho già anticipato più sopra, preparatevi, perché in questa recensione vi troverete di fronte ad un forte contrasto tra l’obbiettività e la soggettività.

Partiamo con lo stile narrativo dell’autrice. Innanzitutto premetto che questo è il romanzo d’esordio di Karen Mahoney, autrice inglese lanciatasi nel panorama letterario Urban Fantasy con una storia promettente (almeno per quanto riguarda la trama). E sicuramente il fatto che si tratti della sua prima fatica è la ragione principale per cui il suo stile narrativo non è ben definito. Più volte ho infatti riscontrato nel testo strane scelte strutturali al livello stilistico, come capoversi terminanti quando in realtà non dovrebbero, scelte che, in tutta franchezza, hanno reso la lettura, almeno nella parte iniziale, parecchio confusa. Tuttavia questa pecca è presente solo nel primo centinaio di pagine, poi, un po’ perché la storia comincia ad ingranare, un po’ perché la penna dell’autrice inizia ad acquistare sempre più una propria identità, la situazione migliora parecchio. Posso dire, invece, contrastandomi totalmente al precedente appunto, che ho adorato i continui paragoni a tutto ciò che ha a che h fare con la natura, apportati al testo da un abile Karen Mahoney. Durante la lettura mi pareva come se le pagine fossero state spolverate di granelli di terra, e che la carta fosse del colore della corteccia degli alberi. Cosa alquanto tanto particolare quanto apprezzata, devo ammettere.

Mi è piaciuto molto, anche, il fatto che l’autrice abbia voluto inserire nella sua storia pochi personaggi, ognuno dei quali ha un proprio ruolo ben specifico nella trama. Una scelta buona, ma non ben portata avanti. Il personaggio di Melanie Swan (a proposito, spero che la visibilissima uguaglianza con i nomi delle due protagoniste principali delle serie più famose di Stephenie Meyer sia puramente casuale) è sicuramente stato creato ai fini di qualcosa, ovvero mettere i bastoni tra le ruote a Donna, ma il tutto sembra troppo… Forzato. Pare che gli avvenimenti debbano obbligatoriamente susseguirsi in un determinato modo, e a volte questo modo snatura di parecchio la trama.

Per quanto riguarda gli altri main characters: Navin, forse il personaggio meglio caratterizzato del tomo, è colui che rende la trama molto avvincente, rendendo anche il mondo di Donna molto più vicino al nostro; Xan, inizialmente stereotipato in maniera quasi assurda, con l’avanzamento delle vicende pare nasconda qualcosina in più rispetto a ciò che vuol far credere, qualcosa che però sperò verrà meglio esplicitata nel seguito de L’ordine occulto degli alchimisti; Donna. E qui inserisco un punto perché da dire c’è molto, anche se non vorrei sbilanciarmi molto. Se mi è piaciuta? Assolutamente sì. Se è un buon personaggio? Non proprio. Ecco che entra in scena quel conflitto di cui vi parlavo sopra: “Oggettività versus soggettività”. A me Donna è andata molto a genio per caparbietà, coraggio, ironia e forza interiore, qualità che di certo non passano inosservate, eppure se dovrei valutare un po’ più tecnicamente il personaggio, vi direi che Karen Mahoney non è stata particolarmente in grado di modellarla per bene. Donna ha, infatti, atteggiamenti contrastanti. A volte è triste e pensierosa, altri completamente spensierata; altre volte è determinata nel fare qualcosa, altri molto indecisa. Tutto ciò non fa altro che scombussolare l’idea che il lettore si può esser fatto della protagonista de L’ordine occulto degli alchimisti.

Prima di concludere, però, con due elementi positivi e un ultimo negativo. Inizio con il negativo: detesto in maniera terribile il font utilizzato per il titolo sulla cover italiana. E ora i positivi: nonostante la Newton Compton abbia deciso di non mantenere la cover originale, quella adottata non è poi tanto male, vista dal vivo; e soprattutto ho amato l’ambientazione de L’ordine occulto degli alchimisti.

Infine, so che questa recensione potrebbe non essere il massimo, ma credo di aver espresso al meglio che potevo tutti i possibili pareri che nutrivo riguardanti L’ordine occulto degli alchimisti, un libro oggettivamente mediocre, ma soggettivamente non male.


Karen Mahoney
The Iron Witch Trilogy
   1. L’ordine occulto degli alchimisti, 2012 (The Iron Witch, 2010)
   2. inedito in Italia (The Wood Wueen, 2011)
   3. inedito in Italia (The Stone Demon, previsto in Gran Bretagna per febbraio 2013)


Consigliato a coloro che amano le storie intriganti 
e che non sono alla ricerca di una lettura perfetta.


Voto:  3 ½


Karen Mahoney

Karen Mahoney vive a Londra, ma sogna di potersi trasferire un giorno a Boston. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie The Eternal Kiss e Kiss Me Deadly. L’ordine occulto degli alchimisti, primo capitolo di una trilogia urban fantasy, è il suo romanzo d’esordio. Il suo sito internet è www.kazmahoney.com.

Nessun commento:

Posta un commento