martedì 22 novembre 2011

Recensione: Baci immortali di Laini Taylor

Eccoci qui con una nuova recensione di Gocce d’inchiostro!

Oggi parleremo di un romanzo uscito giusto un paio di settimane fa per la mia carissima Piemme Freeway, che ringrazio vivamente! Grazie Piemme!

Rullo di tamburi!


baci_immortali_taylor_piemmeTitolo: Baci immortali
Autore: Laini Taylor
Titolo originale: Lips Touch
C. E.: Piemme Freeway
Prezzo: 14.50 euro
Pagine: 282
Genere: Urban Fantasy YA

Trama: Kizzy vorrebbe essere come le sue compagne di liceo più carine e disinibite. Vorrebbe sedersi sulle ginocchia del proprio ragazzo e baciarlo appassionatamente, in cortile, davanti a tutti. Kizzy desidera, tanto, essere quello che non è. Ed è proprio dalle ragazze come Kizzy, che sognano e desiderano senza fine, che i goblin sono più attratti. In un tempo e in un luogo molto lontani, Anamique è vittima dalla nascita di una terribile maledizione: nessuno può ascoltare la sua voce incantevole senza perdere la vita all’istante. Nemmeno colui che le sfiorerà le labbra con il primo bacio. Esmé, infine, è in fuga da un’orda di creature da incubo, determinate a impadronirsi della sua anima. Quello che non sa è che ne porta già una dentro di sé. E che basta un bacio per risvegliarla dal suo lungo sonno.


La mia opinione

Prima di cominciare, vorrei anticiparvi che la recensione di Baci immortali sarà schematizzata in modo particolare, diciamo sulla falsa riga de L’eredità di Schuyler (qui, la mia recensione).

Infatti Baci immortali è un unico romanzo, nel quale però s’intersecano, tra un bacio e un altro, tre diversi racconti, aventi diverse protagoniste.


Il frutto del goblin

Protagonista di queste sessanta pagine è Kizzy. Kizzy è una ragazza tra le tante, con due migliori amiche e tante aspettative per il futuro, eppure, quando un certo Jack Husk arriverà in città, Kizzy farà saltare tutto in aria per far scoppiare l’attrazione che prova per lui.

Ma chi è realmente Jack Husk? Cosa vuole esattamente da Kizzy?

Ora passiamo alla mia opinione…

Sento il bisogno di confessarvi che la lettura di questo racconto è stata molto piacevole, poiché per certi, molti versi, il modo in cui la Taylor ha raccontato la storia mi ha ricordato follemente lo stile della Block (da me adorata), alla cui “pazzia”, però, nelle pagine de Il frutto del goblin (e non dell’intero Baci immortali), è stata alternata un’ottima dose di poesia.

Non posso fare un’analisi approfondita dei personaggi a causa della lunghezza del racconto, ma posso comunque dirvi che, se fosse stata narrata a mo’ di romanzo, quella di Kizzy sarebbe stata una bella avventura dal finale… (attenzione spoiler) tragico.

Proprio come piace a me, no?


Piccole maledizioni stuzzicanti come questa

Questo secondo racconto, devo ammettere, è stato meno avvincente dell’altro. Sarà perché lo stile della Taylor stranamente muta nella narrazione di queste nuove sessanta pagine, poiché, da essere un incrocio tra il “pazzo” e il “poetico”, diventa semplice, senza alcuna caratterizzazione.

Ambientato in una India non molto lontana da noi (prima metà del ‘900), Piccole maledizioni stuzzicanti come questa ci racconta, molto in breve, la storia di Anamique, una ragazza maledetta, infatti nessuno può ascoltare la sua voce senza morire all’istante, e lo stesso destino sarà destinato a colui sfiorerà le sue labbra con le sue…

Devo dire che, però, lo strambo sfondo delle vicende e molto particolare, cosa che giova molto sul voto finale di Baci immortali.

Anche qui i personaggi risultano un pochettino anonimi, a causa sempre della lunghezza della storia. Resta però un racconto carino da leggere in tranquillità.


La schiusa

Ed eccoci, finalmente, alla parte integrante di Baci immortali… Infatti più della metà del romanzo viene dedicata alla vicenda di Esmé, di Mab e dei loro amici Druj.

Esmé ha da poco compiuto quindici anni, quando, una notte, si veglia di soprassalto e nota che una delle sue iridi è diventata celeste. Appena lo dice a sua madre, Mab, ella risulta a dir poco terrorizzata. Ma che cosa nasconde quell’occhio azzurro? Quali segreti nasconde Mab?

Il tutto è ricollegato ad una storia originalissima, interessantissima, che affonda le radici nel mito dei Druj.

Ho adorato questa storia per la sua incredibile originalità, era da un pezzo che un Urban Fantasy di quelli classici non mi stupiva in questo modo. Gli ultimi libri “originali” che ho letto sono stati distopici… Quindi questa boccata d’aria fresca mi ci voleva.

Ho amato Esmé: coraggiosa e determinata mi ha letteralmente rapito.

E ho amato la Regina…

Non so se dilungarmi ancor di più, perché, comunque, al di là di tutto, centocinquanta pagine sono troppo poche per narrare una storia di questo calibro, che, se fosse stata sviluppata in più capitoli, sarebbe stata parecchio carina.


Giudizio finale

Be’, penso di aver già detto tanto… Qui posso solo aggiungere che mi sarebbe piaciuto approfondire maggiormente queste avventure, ma va bene così. Baci immortali è proprio una bella lettura.


Consigliato a chi ama i racconti, forse meno a chi preferisce veri e propri romanzi.


Voto: 4  +

Laini Taylor


Oltre che autrice di libri di successo è creatrice di una linea di oggettistica molto apprezzata negli Stati Uniti. Vive a Portland, nell’Oregon, con il marito, la figlia e il cane Leroy.

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